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Giovedì 26 Giugno 2014
Gli interventi delle Caritas locali   versione testuale
Siria
Caritas Siria si è trovata a gestire rapidamente una situazione imprevista, attivando una prima rete di aiuti di urgenza a favore di oltre 500 famiglie nelle città di Homs e di Aleppo. In seguito è stato necessario selezionare le priorità ed elaborare un nuovo piano per le persone più vulnerabili in tutto il paese. Sta ora assistendo 1600 famiglie, circa 10.000 persone, nelle regioni di Damasco (600 famiglie), di Aleppo (400 famiglie) di Homs (200 famiglie), di Hassakeh (100 famiglie) nella Zona del Litorale (300 famiglie). Ha deciso di concentrarsi sulla distribuzione di materiali per affrontare l’inverno (vestiario invernale, coperte, combustibile per il riscaldamento, stufe…) e cure mediche. Il costo totale di tali interventi ammonta a 603.760 €. Il lavoro, sostenuto dall'intera rete Caritas, è condotto in collaborazione con le organizzazioni musulmane - aspetto altamente significativo per ricreare condizioni di convivenza fra le varie entità religiose del paese - e si è attivata una crescente rete di volontari che operano in condizioni di grande pericolo e difficoltà. Caritas Siria ha inoltre rivolto un appello specifico a Caritas Italiana di 200.000 euro per il sostegno con viveri, medicinali e sistemazioni abitative per 1.800 famiglie di Homs (circa 9.000 persone), da settembre 2013 ad agosto 2014.
 
Libano
Caritas Libano ha lanciato il primo appello di emergenza nell’aprile 2012 per prendersi cura di oltre 12.000 persone (con distribuzione di viveri, prodotti igienici, coperte). La spesa prevista (1.200.000 €) è stata finanziata però solo per il 65%. Un secondo appello di 1.786.000 Euro per circa 15.000 persone è partito a settembre scorso ed è stato interamente aggiornato a fine giugno 2013 arrivando ad 1.803.533 euro, che finora risulta coperto solo per il 24%. La dispersione dei profughi in quasi tutto il territorio rende le operazioni più complicate, anche se Caritas Libano può contare su una rete diffusa di volontari e su una quasi totale libertà di azione.
 
Turchia
Caritas Turchia si è occupata di centinaia di profughi, che sopravvivono a Istanbul e in altre località senza alcuna risorsa e ha collaborato con le autorità per i casi più vulnerabili. È stato elaborato un progetto di assistenza per circa 15.000 profughi con generi di prima necessità (alimentari, coperte, vestiario invernale, carbone…) e cure mediche (visite specialistiche, medicinali…) un servizio di counselling e di orientamento sociale, volto a diffondere informazioni relative allo status giuridico e ai diritti dei profughi.
Sarà inoltre offerto un sostegno speciale, che comprende anche la possibilità di alloggio, ad un massimo di 100 famiglie in condizioni di particolare vulnerabilità (mamme sole con bambini, famiglie numerose o con disabili, anziani…). Il progetto prevede una durata di 12 mesi, per un costo complessivo di 985.000 euro.
 
Giordania
Caritas Giordania ha risposto con grande rapidità, concentrando tutto il suo staff nei campi profughi allestiti dal governo, peraltro in condizioni logistiche disagevoli, in pieno deserto. Gli appelli sono stati in parte finanziati dalle Nazioni Unite e da rapporti diretti con alcune Caritas Europee. A Caritas Italiana è stato rivolto un appello di 160.000 euro per 4.000 persone. Finora è stato possibile contribuire con l'allestimento di un piccolo centro a Zafraq, a pochi km dal confine con la Siria, per assitenza sanitaria e sostegno psicologico alle fasce più colpite della popolazione, specialmente donne e bambini.
Inoltre 50.000 euro sono stati messi a disposizione per la logistica dei numerosi volontari e per la formazione professionale dei rifugiati siriani.
Caritas Italiana