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Nella Repubblica Centrafricana persiste da anni una situazione di crisi umanitaria dovuta a instabilità, conflitti, violenza diffusa, condizioni di estrema vulnerabilità e infine il covid-19 che ha ulteriormente danneggiato la fragile economia. Dopo un breve periodo di relativa calma a seguito degli accordi pace del 2019 tra diversi gruppi armati, il conflitto si è riacceso  ad opera di alcuni gruppi oppositori al governo centrale. Più della metà della popolazione ha bisogno di assistenza umanitaria e sono oltre mezzo milione gli sfollati interni. 

 

Nel 2022  si è realizzato un programma in collaborazione con la Caritas centrafricana con l'obiettivo di contribuire a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni colpite dalla violenza specialmente le più vulnerabili. In particolare circa 10.000 persone sono state aiutate con sementi e attrezzi agricoli, 500 bambini malnutriti sono stati presi in carico con un sostegno nutrizionale, circa 2500 persono hanno ricevuto cibo e beni di prima necessità di cui 500 kit igienico sanitari,  3500 studenti hanno ricevuto kit scolastici, grazie all'aiuto di Caritas circa 500 famiglie sfollate sono rientrate nei loro villaggi. Nel 2023 si è avviato un nuovo piano di intervento per proseguire il sostegno alla popolazione in condizioni di grave indigenza a causa dei conflitti e della crisi socio-economica in cui versa il paese.