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Programma anno pastorale 2014-2015   versione testuale
Orizzonti temporali
Si confermano alcuni elementi di fondo in cui inserire il cammino Caritas per il 2014-2015, con la prospettiva di alcuni orizzonti temporali: il Convegno nazionale ecclesiale che si terrà a Firenze nel 2015 sul tema, “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”; l’articolato impegno sul tema del diritto al cibo, incluso l’EXPO 2015 a Milano, all’interno del quale anche la Caritas avrà una presenza.
A questi si aggiunge il Sinodo straordinario dell’ottobre 2014 e il Sinodo generale del 2015 sulla famiglia: un percorso che vede coinvolte e interpellate tutte le componenti ecclesiali e non solo, sul tema della famiglia, con le sue sfide inedite e le grandi risorse.
Nel cammino verso il Convegno di Firenze siamo chiamati a dar corpo ad una Chiesa che prende l’iniziativa, che sia capace di coinvolgersi, accompagnare, coordinare, portare frutti ed esprimere la gioia del servizio. È questa la Chiesa tratteggiata da Papa Francesco nell’Enciclica Lumen Fidei e nell’ Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, che mettono sempre più in evidenza l’intima connessione tra fede e carità e - in continuità con l’Intima Ecclesiae Natura di Benedetto XVI – evidenziano come la scelta di fede diventi impegno di carità e immersione nelle periferie dell’umanità che a sua volta è continua riscoperta della fede.
Quanto alla partecipazione di Caritas all’Expo 2015, questa prende il via dalla Campagna sul diritto al cibo lanciata a livello mondiale con il titolo “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”. In prospettiva anche della scadenza del 2015, quando verrà definitivamente misurato in sede ONU il livello di conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Nel rilanciarla nel nostro paese Caritas Italiana ha aggiunto la frase “È compito nostro” e ha mobilitato e coinvolto una vasta rete di organismi ecclesiali che stanno attivando una serie di azioni sul territorio. Con il duplice binario su cui siamo spronati a viaggiare: da un lato un percorso educativo e formativo all’interno delle comunità, dall’altro attenzione quotidiana e risposte concrete nei confronti delle persone che soffrono.
Per questo lungo i sei mesi della manifestazione Expo Caritas sarà presente all’interno del sito espositivo con incontri di studio e riflessione e con una serie di eventi (cf. elenco a seguire) per mettere in luce i risvolti politici, sociali, economici del tema della manifestazione “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, affrontando temi come conflitti dimenticati, migrazioni, povertà in Italia, in Europa e nel mondo, sicurezza alimentare in situazioni di precarietà, lotta allo spreco.

Un percorso a doppio binario
In questa cornice la programmazione del nuovo anno pastorale mantiene come base di lavoro le priorità emerse dal 37° Convegno nazionale di Cagliari. Nel ricco confronto del Convegno ci siamo chiesti che cosa sia necessario cambiare, ribadendo la necessità di individuare con chi avviare questi cambiamenti, anche in prospettiva di una pastorale integrata e di un’azione sociale il più possibile mirata.
 
Progettazione partecipata: l’attenzione ai giovani
In altre parole occorre un’animazione che sappia articolarsi e diffondersi in tutti gli universi che compongono il tessuto dei nostri territori, su tutti i livelli della vita della Chiesa e in essa delle nostre Caritas e che stringa sempre più con decisione e con continuità alleanze con gli altri ambiti della pastorale. Un’animazione inclusiva degli stessi poveri, con l’obiettivo di accogliere i luoghi indicati (famiglie, giovani, parrocchie in uscita) in un percorso di progettazione partecipata. In particolare occorre puntare l’attenzione sui giovani: cambiare con i giovani, assumendo linguaggi e modalità che possano favorire il loro pieno coinvolgimento.
 
Investire sulla formazione
Come leva strategica per il cambiamento da attuare occorre investire sulla formazione. Si chiede una formazione continua, non improvvisata, strutturata, tesa all’essere più che al fare. Una formazione che sia fondativa, spirituale, alimentata dalla Parola. Bisogna pertanto costruire un piano formativo strutturato, coerente, continuativo che tenga conto di tutte le indicazioni.
Nel corso del nuovo anno pastorale si intende pertanto lavorare alla condivisione delle diverse proposte formative programmate e alla loro organizzazione in vista della definizione di una programmazione organica e complessiva di tutta Caritas Italiana, capace di intercettare i bisogni formativi degli operatori diocesani soprattutto rispetto a offerte di secondo livello (formazione specifica e legata ai diversi ambiti operativi: servizio civile, immigrazione, famiglia, marginalità grave, mondialità …).