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Mercoledì 4 Luglio 2018
Caritas Catania   versione testuale
Incontro "Disagio sociale e povertà"
    
Cgil, Spi Cgil, Auser e Caritas diocesana di Catania promuovono l'incontro pubblico "Disagio sociale e povertà". Mercoledì 4 luglio ore 9.30, a Catania presso il Salone "Sebastiano Russo" della Camera del Lavoro, via Crociferi 40. Per l'organismo diocesano interverrà Salvo Pappalardo, responsabile delle attività in Caritas diocesana di Catania, che offrirà una panoramica dei dati dell'Help Center della stazione centrale, del Microcredito e del Centro di ascolto Diocesano. A chiudere i lavori sarà il Segretario generale dello Spi-Cgil Nazionale Ivan Pedretti. Interverranno, fra gli altri, i segretari generali di Cgil Sicilia e Spi-Cgil Sicilia, Pagliaro e Calà; l'Assessore regionale alla Salute, Razza; il Sindaco di Catania, Pogliese.

«L'incontro – dichiarano congiuntamente il Segretario generale della Cgil di Catania, Giacomo Rota, e il Segretario generale dello Spi-Cgil Catania, Carmelo De Caudo – nasce dall'analisi del rapporto sulla Povertà in Italia, che mostra una situazione generale peggiorata a partire dal 2008: il 12,3% delle famiglie sono definite relativamente povere, il 6,9% sono povere in termini assoluti, ma il dato che maggiormente colpisce è il 7,6% di popolazione che viene definita ormai come "quasi povera". Questa percentuale – concludono Rota e De Caudo – mostra come i livelli salariali odierni hanno impoverito anche chi il lavoro ce l'ha, moltiplicando la vulnerabilità, e allargando le fasce sociali dei soggetti a rischio».

Salvo Pappalardo, responsabile delle attività in Caritas diocesana di Catania: «Sono numeri drammatici quelli che provengono dalla nostra attività di assistenza nel corso del 2017 e in particolare dall'Help Center della Stazione Centrale: 134 mila pasti serviti in mensa, 49.430 servizi colazione e abbigliamento, 5.480 disbrigo pratiche e orientamento al lavoro. A ciò si aggiunge il servizio microcredito per famiglie e imprese che, tra il 2011 e il 2017, ha erogato complessivamente 760mila euro».