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Martedì 8 Aprile 2014
08/04/2014 - Emergenza ebola in Guinea Conakry. Caritas in prima linea   versione testuale
 
Ebola«Il Signore sostenga gli sforzi per combattere questo inizio di epidemia e per assicurare cura e assistenza a tutti i bisognosi». Così nell’Angelus di domenica 6 aprile scorsa Papa Francesco ha chiesto al mondo attenzione per le vittime del virus Ebola che si sta estendendo in Guinea e nei Paesi africani confinanti.
 
Il bilancio è preoccupante e non definitivo: 143 casi sospetti e 86 morti secondo il Ministero della Sanità guineano, con il focolaio della febbre emorragica concentrato nel sud est del paese, nelle prefetture di Gouéckedou, Macenta e Kissidougou, regione forestale il cui capoluogo è N’Zérékoré. Casi sospetti si sono verificati anche nella capitale Conakry, ma in numero al momento limitato (18 casi, 5 decessi). È la prima volta che tale virus – del ceppo più aggressivo e pericoloso - si diffonde in Guinea e nell’Africa occidentale. Anche i paesi confinanti (Liberia, Costa d’Avorio, Sierra Leone, Mali) hanno innalzato i loro livelli di allerta; fino ad ora si rilevano casi sospetti e quattro decessi in Liberia e tre casi sospetti in Mali. Il controllo dell’epidemia è complicato perché i casi riguardano una porzione di territorio piuttosto ampia, in città relativamente grandi e con una popolazione che si sposta da una città all’altra.
 
OCPH/Caritas Guinea è in prima linea nelle azioni sul terreno. In collaborazione con UNICEF, è già in corso un progetto di distribuzione di sapone (144.000 pezzi) e cloro (28 800 bottiglie) a 14.400 famiglie (100.800 persone) nelle prefetture maggiormente colpite dal virus. Sono 60 gli animatori comunitari sul terreno per associare alle distribuzioni un’azione di vasta sensibilizzazione alle misure d’igiene e disinfezione e alla prevenzione del virus. Infatti in collaborazione con il Ministero della Sanità guineano sono stati elaborati dei messaggi da diffondere porta a porta, mentre pannelli informativi sono affissi nei luoghi maggiormente frequentati delle città e dei villaggi più grandi e messaggi radiofonici sono trasmessi in tutto il paese in francese e in sette lingue locali.
 
OCPH/Caritas Guinea, così come le autorità guineane e le organizzazioni internazionali operative  sul terreno, richiamano l’attenzione su questa emergenza e fanno appello alla solidarietà internazionale per poter fermare l’epidemia.
 
Caritas Italiana, da anni impegnata a fianco della diocesi di N’Zérékoré nella regione forestale della Guinea e nell’accompagnamento alla Caritas nazionale, segue costantemente l’evoluzione della situazione. Affianca inoltre la Caritas locale nelle azioni di comunicazione con la rete internazionale e nell’elaborazione di un programma nazionale di risposta, e contribuisce alle azioni di sensibilizzazione e prevenzione lanciate dall’OCPH/Caritas Guinea in coordinamento con gli altri organismi attivi sul terreno.