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Giovedì 2 Aprile 2015
Dossier Carcere, la situazione ad Haiti   versione testuale

Se questo è un detenuto. Nell’inferno delle prigioni del Paese latinoamericano più povero” (.pdf) è il titolo del dossier realizzato da Caritas Italiana. Un viaggio nell’inferno delle prigioni di Haiti, con dati e testimonianze, pubblicato proprio nel giorno di Giovedì santo in cui papa Francesco si recherà nel carcere di Rebibbia a Roma per celebrare la Messa in Coena Domini.
 
La povertà che affligge Haiti, il Paese più povero dell’America Latina già duramente colpito dal terremoto del 2010, si riflette amplificata all’interno delle carceri. Dove si registra uno tra i più alti livelli di degrado, con condizioni carcerarie e pene, incluse forme di vera e propria tortura, che tolgono ogni dignità alla persona. Per non parlare poi del ricorso alla detenzione preventiva e arbitraria, della negazione del diritto ad un giusto processo, della mancanza di assistenza legale, del sovraffollamento e dell’alto numero di suicidi.
 
Eppure, anche in condizioni estreme come quelle di Haiti, esistono percorsi di formazione, umanizzazione, liberazione. E di resurrezione. Un luogo di emarginazione, come può essere il carcere in senso negativo, può diventare, come ha detto papa Francesco nella sua recente visita a Napoli, nel carcere di Poggioreale, “un luogo di inclusione e di stimolo per tutta la società, perché sia più giusta, più attenta alle persone”.
 
Come aveva già sottolineato nel luglio 2000 per il Giubileo delle carceri San Giovanni Paolo II, di cui oggi ricorrono i 10 anni dalla morte, è dunque necessario “un impegno per la dignità di tutti”, perché le prigioni “hanno senso se, mentre affermano le esigenze della giustizia e scoraggiano il crimine, servono al rinnovamento dell'uomo, offrendo a chi ha sbagliato una possibilità di riflettere e cambiare vita, per reinserirsi a pieno titolo nella società”.