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Venerdì 22 Maggio 2015
A tre anni dal sisma, bilancio Caritas in Emilia e nelle altre zone colpite   versione testuale

«La Chiesa vi è vicina e vi sarà vicina con la sua preghiera e con l'aiuto concreto… in particolare della Caritas».
A tre anni dal sisma che nel 2012, con due diverse forti scosse (20 e 29 maggio), ha messo a dura prova le popolazioni dell'Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, la promessa fatta da Benedetto XVI è stata mantenuta. 
 
Anche in questa emergenza infatti la pronta mobilitazione della rete Caritas – e i 3 milioni di euro subito stanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana -  hanno consentito risposte ai bisogni immediati, l’attivazione di significative esperienze di gemellaggi e iniziative di ricostruzione a più lungo termine. Papa Francesco, ricordando nella preghiera le popolazioni colpite dal terremoto, ha incoraggiato a proseguire nella ricostruzione. Un impegno che non è mai venuto meno in tutte le zone colpite e continua a dare frutti. La diocesi di Modena-Nonantola, una delle più colpite, ha fatto il punto sullo stato dei lavori (vai al sito della Diocesi), mentre Caritas Mantova insieme a Caritas Italiana e alla Delegazione Caritas della Lombardia ha organizzato proprio per il 29 maggio 2015 a Poggio Rusco un momento di preghiera alla presenza del Vescovo e l'inaugurazione di un Centro di ascolto e di un appartamento per famiglie (vedi il programma della giornata).
 
A Caritas Italiana complessivamente sono pervenute offerte per 10,7 milioni di euro, con i quali a tre anni di distanza dal sisma, è stato possibile realizzare:
1) numerosi interventi di emergenza, primo aiuto e soccorso, gestiti direttamente dalle 7 diocesi coinvolte (complessivamente per oltre 3 milioni di euro).
2) 20 strutture polifunzionali (tra cui 18 Centri di comunità), per complessivi 7.600.000 euro, secondo quattro tipologie, da 150 a 330 mq, in riferimento alla popolazione e alle parrocchie coinvolte, con lo scopo di riaggregare e rafforzare il tessuto sociale. Il lavoro con il coinvolgimento delle Diocesi, dei parroci e delle comunità è stato così completato con la collaborazione fattiva di tutti i Comuni.
3) 12 interventi di ricostruzione gestiti direttamente dalle Diocesi (1.900.000 euro), di cui 1.100.000 euro nella Diocesi di Mantova dove non sono stati realizzati Centri di comunità.
4) 17 progetti di animazione e promozione socio economica destinati a famiglie, minori, anziani, piccole realtà imprenditoriali, inserimento lavorativo di fasce deboli, attività ricreative/sportive, per complessivi 1.100.000 euro.
 
Guarda il video racconto di Caritas Italiana sugli interventi realizzati.
  
Ricordiamo anche che le Caritas diocesane dell'Emilia Romagna hanno ricevuto numerosissime offerte di disponibilità a svolgere periodi di volontariato nelle zone terremotate da parte di persone di ogni età e professione. Volontari provenienti da tutta l'Italia si sono alternati nei turni organizzati dal Coordinamento regionale della Delegazione delle Caritas diocesane dell'Emilia Romagna, tramite l'esperienza dei gemellaggi tra le Regioni ecclesiastiche Italiane e le Diocesi colpite dal sisma, coinvolgendo 185 parrocchie e 17 zone pastorali.  Ogni delegazione regionale ha fatto varie visite nelle zone gemellate, incontrando i parroci, gli operatori  pastorali e l’équipe Caritas per definire un percorso che durerà nel tempo, un cammino condiviso tra chiese  sorelle che unisce l'aiuto materiale con il dono reciproco della relazione. Inoltre, proprio per sottolineare il lavoro di tutte le Caritas in questa emergenza in spirito di comunione, l’incontro dei giovani in servizio civile del 12 marzo – San Massimiliano - nel 2013 si è svolto a Mirandola, diocesi di Carpi.