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Elezioni in Grecia 2015: nuovo dossier Caritas

In occasione delle elezioni in Grecia di domenica 25 gennaio 2015, all’interno dell’anno europeo per lo sviluppo, Caritas Italiana ha realizzato un Dossier dal titolo “GRECIA: Gioventù ferita. La crisi come una guerra, il Paese a un bivio” (.pdf) che costituisce un approfondimento e un aggiornamento sulla grave situazione sociale ed economica in cui versa il popolo greco.
 
Numerosi i nuovi dati, ampie le interviste raccolte in loco dai nostri operatori, per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la preoccupazione per questo doloroso scenario che continua a generare, accanto ai “vecchi” poveri, dei poveri “nuovi”, soprattutto fra le nuove generazioni.
 
Il Dossier di dati e testimonianze denuncia le gravi condizioni economiche, abitative, sanitarie in cui versano le famiglie greche e in particolare i bambini, molti dei quali restano senza cure sanitarie essenziali: la mortalità infantile è aumentata del 43% dall’inizio della crisi. Inoltre è del 336% l’aumento del numero dei bambini abbandonati in cinque anni. E’ in corso anche la più grande fuga di cervelli della storia recente da un’economia occidentale avanzata: oltre 200.000 dallo scoppio della crisi. I nuovi dati provenienti dalla rete dei centri di ascolto e di aiuto delle Caritas locali, contenuti nel dossier, confermano che le politiche internazionali ed europee adottate in Grecia sono sostanzialmente fallimentari. Le fasce socialmente più deboli e la gioventù in particolare sono le vittime principali: ferite, deluse, arrabbiate, che però non hanno perso la speranza. La Grecia è ad un bivio. Non solo politico. Tanti i paralleli con l’Italia.
 
Nella parte finale il dossier presenta esperienze e proposte concrete, frutto dei rapporti di collaborazione e di solidarietà che si sono andati rinforzando tra Caritas Italiana e Caritas Grecia, anche attraverso i gemellaggi solidali avviati nel 2014, che hanno coinvolto molte realtà diocesane e locali. L’obiettivo ultimo è quello di contribuire ad una sempre maggiore presa di coscienza della situazione e moltiplicare l’impegno sia nell’azione politica nei confronti dell’Unione Europea, sia in quella educativa e di animazione per lo sviluppo di una cittadinanza europea attiva più vigile e solidale.