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Giovedì 28 Giugno 2018
Caritas Cagliari   versione testuale
Il 29 giugno la Giornata mondiale del Rifugiato 2018 Sprar San Fulgenzio
   
Venerdì 29 giugno 2018 alle ore 11 nella sala consiliare del Comune di Quartu Sant’Elena si svolgerà la Giornata mondiale del Rifugiato 2018, organizzata dallo Sprar (Sistema Protezione per richiedenti asilo e rifugiati) San Fulgenzio – Comune di Quartu, gestito dalla Fondazione Caritas San Saturnino onlus, braccio operativo della Caritas diocesana di Cagliari.
   
Dopo i saluti di Stefano Delunas, sindaco di Quartu, di mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, interverranno don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari, padre Stefano Messina, direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes. A seguire, la presentazione dello Sprar San Fulgenzio.
   
Seguirà la testimonianza del CO.SA.S (Comitato Sardo di Solidarietà) impegnato da decenni nell’insegnamento della lingua italiana agli stranieri e in progetti di inclusione sociale; delle progettualità di inclusione e integrazione portate avanti dalla Caritas diocesana "Protetto. Rifugiato a casa mia – Corridoi umanitari" e Pier (Protezione, Integrazione ed Educazione per i Rifugiati).
  
A seguire, le testimonianze di alcuni beneficiari dei percorsi attivati dalla Caritas, tra cui due giovani rifugiati eritrei che saranno accolti nell’ambito del Progetto "Protetto. Rifugiato a casa mia – Corridoi umanitari".
  
La sera, alle 21, nel teatro della Parrocchia del Sacro Cuore, a Quartu andrà in scena la prima dello spettacolo immersivo e sensoriale sulla multiculturalità "Io, Tu. La nuova Atlantide". Qui, le distanze tra pubblico e palcoscenico si annullano, e gli spettatori saranno protagonisti loro stessi del “viaggio” verso un’isola in cui l’accoglienza, la convivenza e la scoperta di nuove culture diventa un’esperienza ricca di emozioni e un vero e proprio arricchimento spirituale e personale. Lo spettacolo (dalle ore 21 alle 24) prevede una messa in scena ogni mezz’ora (6 turni complessivi), in cui potranno partecipare dieci spettatori alla volta: questi “viaggiatori” potranno incontrare in ognuna delle dieci “stazioni”, uno dei ragazzi immigrati accolti nello Sprar, che racconterà, come in una favola, la sua storia, coinvolgendo in essa il pubblico, in modo interattivo.