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Venerdì 28 Dicembre 2018
2018: un anno Caritas per una comunità che condivide   versione testuale

Il 2018 che si sta per concludere è stato per Caritas Italiana un altro anno di impegno su più versanti. Al centro di questa azione il 40° Convegno nazionale delle Caritas diocesane dal titolo "Giovane è... #unacomunitàchecondivide", svoltosi ad Abano Terme, nella Diocesi di Padova, dal 16 al 19 aprile.  Un Convegno che, a partire dal titolo, ha voluto collocare  la riflessione annuale Caritas nella prospettiva degli Orientamenti Pastorali della CEI "Educare alla vita buona del vangelo" e del Sinodo dei Vescovi sul tema "I giovani, la fede e il discernimento vocazionale" (ottobre 2018).

In Italia l’impegno di Caritas Italiana e delle Caritas diocesane è stato in continuità con i progetti avviati negli scorsi anni, ad esempio nella ricostruzione post-sisma nel Lazio, Marche, Abruzzo ed Umbria, nell’ambito di un programma che ha previsto la realizzazione di oltre 40 strutture polifunzionali, grazie agli oltre 27,5 milioni di euro di offerte raccolte, di cui 16 milioni provenienti dalle diocesi italiane e 1 milione messo subito a disposizione dalla CEI.

Su quest’ambito Caritas Italiana è stata anche vicina alla popolazione colpita da due più recenti emergenze, come il crollo del ponte “Morandi”, avvenuta a Genova il 14 agosto, e il sisma avvenuto nella provincia di Catania il 26 dicembre scorso.

La povertà, ma soprattutto le persone povere, sono state come sempre il centro dell’impegno Caritas, sviluppatosi nel 2018 attraverso l’azione quotidiana delle quasi 200 Caritas diocesane in tutta Italia, e portata avanti con l’approfondimento e le proposte contenute nel nuovo Rapporto sulla povertà e le politiche di contrasto dal titolo “Povertà in attesa”, presentato il 17 ottobre a Roma. Il Rapporto presenta dati e informazioni provenienti da 1.982 Centri di ascolto in 185 diocesi e, oltre a confermare lo stretto rapporto tra povertà e disoccupazione, evidenzia il legame tra povertà educativa minorile e condizioni di svantaggio socio-economico che nel nostro Paese è particolarmente accentuato. Accanto allo studio, si colloca il lavoro di rete portato avanti con l’Alleanza contro la Povertà e nel Forum contro le Disuguaglianze, con gli approfondimenti specifici contenuti nel Primo Rapporto di valutazione sull'impatto del SIA nell'ambito dei servizi Caritas (gennaio 2018) e nel Primo Rapporto Caritas Italiana-CSVnet sugli empori solidali in Italia, presentato in occasione della 33a Giornata internazionale del Volontariato del 5 dicembre scorso.

Domenica 18 novembre (XXXIII del Tempo Ordinario) si è celebrata la seconda Giornata mondiale dei Poveri, istituita da papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia nel 2016, e dal titolo «Questo povero grida e il Signore lo ascolta» (Sal 34,7). In vista di questo appuntamento sono molte le iniziative realizzate a livello diocesano da parte delle Caritas, cui si è dato voce, insieme alle attività specifiche per l’Avvento-Natale e la Quaresima-Pasqua.

Sul fronte dell’immigrazione, è continuato il progetto legato ai “corridoi umanitari”, alle accoglienze in parrocchie, strutture e comunità diocesane, famiglie, ma anche nella promozione di specifici progetti come "Family first", finalizzato a sostenere il ricongiungimento familiare dei rifugiati in Italia, promosso con l'UNHCR e Consorzio Communitas. L’azione Caritas su questo tema passa anche dallo studio e dall’approfondimento, come dimostra la pubblicazione del XXVIII Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes, la guida alle “10 cose da sapere su migranti e immigrazione”, il 2° Rapporto sul Progetto Presidio “Vite sottocosto” - che ha visto finora oltre 5.000 beneficiari ed è stato rilanciato in 13 diocesi - la ricerca promossa con “Il Regno” per analizzare la sfiducia degli italiani e l’atteggiamento verso gli stranieri.

Caritas ha continuato il suo ultra quarantennale impegno per e con i giovani attraverso il servizio civile, quasi 1.200 impegnati quest'anno in 101 Caritas diocesane, cui è stato dedicato anche uno specifico studio, e le proposte di volontariato estivo. La collaborazione con il MIUR ha invece sviluppato l’attenzione al mondo della scuola, con i concorsi sui temi dell’accoglienza e delle comunità che includono. Sempre in ambito pedagogico, sono stati pubblicati due nuovi volumi della serie "VivaVoce" dell'EDB: "Falsi miti. Storie di migranti oltre i luoghi comuni e le fake news” e "Rifarsi una vita. Storie oltre il carcere".

E’ poi proseguito il costante lavoro di formazione base dei nuovi direttori di Caritas diocesane e dei loro più stretti collaboratori, che nel corso dell’anno ha coinvolto circa 140 persone in tutto, così come le attività di formazione permanente della Comunità professionale di formatori Caritas, a sostegno del Piano Integrato di Formazione che da oltre tre anni coinvolge le Caritas diocesane e le Delegazioni regionali Caritas. E’ stato inoltre continuata la verifica e la riflessione sulla realtà dei Centri di Ascolto (oltre 3.200 in tutto il territorio nazionale), dopo il lavoro svolto negli anni precedenti dal Gruppo di ricerca formativa composto da responsabili e operatori di tutte le regioni ecclesiastiche, ed è stata effettuata con tutte le Delegazioni regionali Caritas una verifica della situazione degli Osservatori diocesani delle Povertà e delle Risorse ad oltre trenta anni dalla loro promozione.

A giugno si è svolta poi la giornata di presentazione dei risultati finali del Progetto AIDS. L’incontro ha voluto rendere testimonianza di quanto realizzato in questi 33 mesi di attività con il coinvolgimento di 16 Caritas diocesane.

In ambito europeo ed internazionale, nell’anno appena trascorso è proseguito il servizio ordinario di accompagnamento delle Chiese locali nei vari Paesi del mondo, grazie anch  ai Microprogetti di sviluppo, che in 50 anni sono stati 14.000 in ambito economico, sociale e sanitario, in oltre 150 Paesi per un importo complessivo di 40 milioni di euro. Anche le emergenze internazionali hanno poi visto, come sempre, Caritas Italiana in prima fila in collegamento con Caritas Internationalis, come avvenuto per il terremoto in Iran ed Iraq ad inizio anno, gli incendi in Grecia lo scorso luglio, la grave crisi umanitaria al confine angolano della Repubblica Democratica del Congo, le alluvioni in Kerala ad agosto e per l’Indonesia, colpita ripetutamente da terremoti e tsunami. Ai vari Paesi del mondo e alle loro problematiche sono stati dedicati anche quest’anno 11 Dossier con Dati e Testimonianze (DDT), le cui pubblicazioni sono iniziate nel 2015 per un totale di 42 realizzati finora.

Il 2018 è stato inoltre caratterizzato dalla Campagna M.IN.D (Migration Interconnectedness Development), progetto triennale finanziato dalla Commissione Europea e portato avanti con altre Caritas europee, volto a sensibilizzare la società civile e le istituzioni nazionali ed europee sul complesso legame esistente tra migrazione e sviluppo. Accanto a questa, continua la collaborazione nelle Campagne “Chiudiamo la forbice”, “Share the journey” e “Liberi di partire, Liberi di restare”. L’impegno per la pace è passato inoltre attraverso la Giornata di preghiera e digiuno per la pace del 23 febbraio, l’attenzione continua ai paesi sulla strada verso la pace come il Sud Sudan, e la pubblicazione nel 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti umani, della sesta ricerca sui conflitti nel mondo dal titolo "Il peso delle armi".
 
Nel 2018 Caritas Italiana ha accolto con gioia la canonizzazione di papa Paolo VI, che la volle istituire nel 1971, e di mons. Oscar Arnulfo Romero, co-patrono di Caritas Internationalis. Alla giovane Chiara Luce Badano e al grande campione Gino Bartali sono stati dedicati gli ultimi due audiolibri, realizzati insieme a Rete Europea Risorse Umane.

Infine, il 13 dicembre scorso abbiamo ricordato i 100 anni dalla nascita di mons. Giovanni Nervo, primo presidente di Caritas Italiana, mentre al card. Francesco Montenegro, che ha lasciato questo incarico, va ancora il nostro ringraziamento per questi anni in cui ci ha accompagnato e guidato con grande umanità, capacità di dialogo e lungimiranza