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Venerdì 5 Aprile 2019
6 aprile, a 10 anni dal terremoto in Abruzzo   versione testuale

Il 6 aprile 2009, esattamente 10 anni fa, l’Abruzzo ed in particolare L'Aquila, sono stati colpiti da un terremoto devastante, che provocò 309 vittime, che ricordiamo e accompagniamo con la nostra preghiera di suffragio al Signore.

Caritas si attivò da subito per rispondere ai bisogni immediati. L’obiettivo ultimo – come in ogni grande emergenza – resta quello di accompagnare i tempi lunghi della ricostruzione, della ritessitura di relazioni e comunità, riassorbimento dei traumi sociali e psicologici, rilancio delle economie locali.

Grazie alla solidarietà di quasi 23.500 donatori e della Conferenza Episcopale Italiana, Caritas Italiana ha messo a disposizione delle comunità locali oltre 35 milioni di euro. Significativa in questo senso è stata anche la solidarietà della rete internazionale con più di 60 Caritas estere che hanno contribuito alla ricostruzione. 
 
Sono stati realizzati: interventi di prima emergenza; 4 scuole per l’infanzia e primarie (la cui storia è raccontata nel video "Educare per costruire insieme il futuro"); 16 Centri di comunità; 7 strutture di accoglienza; 2 servizi caritativi; ripristinate 16 strutture parrocchiali per attività sociali e comunitarie; avviati progetti di animazione e aggregazione rivolti in particolare ai bambini e ai giovani, progetti sociali a favore delle persone in situazione di grave emarginazione, immigrati, giovani, famiglie,...

Tutte iniziative caratterizzate dal valore della solidarietà e dello scambio tra comunità cristiane e Chiese sorelle.

Ricordiamo poi che una parte del territorio della Diocesi de L’Aquila è stata colpita anche dal terremoto centro Italia del 2016. Anche a questa ulteriore ferita Caritas Italiana sta rispondendo partendo da un’analisi strutturale e coinvolgendo il protagonismo delle comunità nel proporre e condividere uno sviluppo equo e solidale per evitare lo spopolamento dei luoghi significativi per l’identità  delle popolazioni dell’Appennino.