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Terremoto Molise-Puglia e Sicilia 2004   versione testuale


 
Era il 31 ottobre 2002 e l'Italia intera piangeva con il Molise per le 30 vittime, di cui 26 bambini (un altro bambino sarebbe morto un mese dopo). Numerosi i crolli e ingenti i danni alle strutture, anche nella Puglia settentrionale. Due giorni prima, il 29 ottobre, un'altra regione, la Sicilia, era stata colpita dal terremoto

All'indomani degli eventi sismici, Caritas Italiana ha promosso la costituzione dei Centri di Coordinamento Caritas con sede in Acireale (Ct) e Larino (Cb). Ha definito indirizzi, metodi e obiettivi tramite il Piano unitario di prossimità. dalle indicazioni del Piano unitario sono scaturiti tutti i progetti e le attività nate in risposta ai bisogni emersi dal terremoto. La Caritas Italiana ha chiesto alle Caritas diocesane di realizzare l'esperienza dei "gemellaggi".

Scuola di Larino, inaugurata a soli 100 giorni dal terremoto
9 febbraio 2003

Scuola Larino (Cb)
in costruzione

Inaugurazione
scuola Larino (Cb)

Bambini in classe



Bilancio degli interventi ad un anno dal terremoto

29 ottobre 2003

In seguito alla colletta pro-terremoto Molise-Puglia e Sicilia indetta dalla Cei, la Caritas Italiana ha ricevuto 16 milioni di euro. La somma è stata investita per progetti di prima emergenza; realizzazione di 15 Centri della comunità; 5 plessi per 9 scuole dell'infanzia, elementari e medie; progetti unitari di promozione sociale ed economica.

Nel
DOCUMENTO un primo bilancio dettagliato degli interventi.
A verifica del primo anno, le Chiese coinvolte dal sisma in Molise e Puglia, insieme a Caritas Italiana, hanno promosso un Convegno concepito come uno spazio di riflessione su un cammino comune intrapreso.
Titolo:
"31 ottobre 2002 ore 11:32. Memoria, interrogativi, progetti".

Scarica
"Insieme, prossimi alle persone" il documento sul cammino di comunione e di corresponsabilità della Chiesa in seguito al terremoto in Molise-Puglia.

Il Convegno, svoltosi il 17 e 18 ottobre scorsi a Termoli (Cb), è stato pensato su tre momenti:
  • la memoria - nel ricordare il lutto, il dolore, la disperazione, la comunità cristiana non può non ricordare anche i segni della carità di cui è stata protagonista;
  • gli interrogativi - il terremoto come sfida alla nostra fede, al nostro modo di essere Chiesa, al nostro modo di essere cristiani nel mondo;
  • i progetti - la comunità ecclesiale e la comunità civile verso il futuro.

Di seguito due interventi del Convegno:

La memoria dei morti... la memoria della carità

Mons. Vittorio Nozza - Direttore Caritas Italiana


Dopo Fenice: proposte di sviluppo sul territorio

Don Giancarlo Perego - Resp. Area nazionale Caritas Italiana


Nuova scuola e Centro della Comunità a Santa Croce di Magliano (Cb)
14 febbraio 2004

Due nuove scuole e un Centro della Comunità a Rotello (Cb)
23 maggio 2004


Bilancio a due anni dal terremoto
6 novembre 2004 

In occasione della seconda ricorrenza del terremoto del 31 ottobre 2002, Caritas Italiana ha promosso il Convegno "Sperare il domani", svoltosi a Lucera (Fg) sabato 6 novembre 2004
Programma .

Obiettivo del Convegno era effettuare un discernimento ecclesiale sul cammino post terremoto. La riflessione si è concentrata su come la comunità ecclesiale ha reagito agli interrogativi posti dal tragico evento, e come la Caritas (in tutte le sue articolazioni) ha vissuto l'acompagnamento post-emrgenziale.

L'intervento di mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana, ha posto l'accento su un cammino di due anni fatto di comunione e corresponsabilità nella e della Chiesa nel territorio. Un cammino che si è espresso attraverso alcune scelte e segni: il Centro di Coordinamento Interregionale, il Piano unitario di prossimità, i gemellaggi tra Chiese sorelle, il metodo pastorale della Caritas "ascolto, osservazione e discernimento", le scuole e i Centri della comunità, il volontariato.

Strumenti pastorali che hanno favorito la crescita delle comunità cristiane
mons. Vittorio Nozza - Direttore Caritas Italiana

Il Convegno ha rappresentato anche un occasione per tracciare un bilancio di quanto realizzato finora e dei progetti in corso.

Sintesi dei principali progetti al secondo anno di attività della Caritas Italiana e delle Delegazioni regionali - progetti di prima emergenza, realizzazione di 14 Centri della comunità e di 5 plessi per 9 scuole, implementazione di progetti unitari di promozione sociale, attività di coordinamento, ...

Progettazione sociale - Dopo la fase della prima emergenza, le comunità colpite, insieme a Caritas Italiana, hanno avviato un percorso unitario per creare un "piattaforma per la progettazione sociale". L'obiettivo è lo sviluppo del territorio con attenzione preferenziale ai servizi alla persona.

Dieci progetti - 1.Cooperativa sociale per servizi a minori, portatori di handicap e anziani; 2.Percorsi di educazione e inserimento lavorativo per persone svantaggiate; 3.Progetto di aggregazione per bambini, giovani, anziani e famiglie; 4.Progetto di assistenza socio-sanitaria e di attività socio-ricreative per soggetti svantaggiati, giovani e anziani; 5.Proposta di intervento mirato sul fenomeno dell'alcolismo; 6.Percorso di impegno e animazione territoriale; 7.Progetto di promozione e accompagnamento di casi familiari particolarmente critici; 8.Percorso di educazione ambientale; 9.Servizi di assistenza e segretariato per anziani; 10.Servizi di assistenza sociale per giovani, anziani, famiglie.

Due nuovi centri della comunità a Casacalenda e Bonefro (Cb)
20 novembre 2004

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