------
----------
- assistenza alle vittime delle catastrofi naturali, attraverso la rete di coordinamento di Caritas Internationalis;
- sanità comunitaria e potenziamento delle attività produttive, nella diocesi di Pathein;
- riforestazione e sviluppo di processi di lavorazione sostenibili, nella diocesi di Mawlamyne.
- supporto al rafforzamento della Caritas nazionale, attraverso il finanziamento finalizzato alla creazione di politiche e meccanismi di trasparenza
Il Paese
Stato che oggi ospita circa 51 milioni di individui, appartenenti a varie etnie: birmani (69%), shan (8,5%), karen (6,2%), rakhine (4,5%), mon (2,4%), chin (2,2%), e kachin (1,4%). Nel Paese erano presenti una serie di città-stato appartenenti alla cultura Pyu durante il I Millennio D.C., civiltà fortemente influenzata dalle culture indiane e con cui aveva intensi rapporti di scambio commerciale, ne importò la religione buddista. Nel II Millennio si susseguirono una serie di regni a cui subentrarono prima i portoghesi, poi nel corso dell'800, gli inglesi. Durante il dominio di questi ultimi, i birmani si opposero tenacemente ai divieti imposti dai colonizzatori di mantenere le tradizioni buddiste e, in particolare, il rispetto delle regole e dei rituali. La Birmania fu governata unitamente all'India fino al 1937, anno nel quale divenne una colonia amministrata separatamente, per poi diventare indipendente nel 1948.
Da allora la Birmania è stata in massima parte amministrata da giunte militari vicine alla Cina che hanno imposto un regime autoritario e hanno chiuso il paese a commerci e investimenti stranieri. Nel 1990 furono indette delle elezioni generali che furono vinte dal partito guidato da Aaun San Suu Kyi, la National League for Democracy (NLD) con oltre l'80% dei consensi. Malgrado il forte mandato popolare, la giunta militare al potere si rifiutò di cederlo e arrestò la vincitrice delle elezioni. Aaun dopo vicende alterne è stata definitivamente liberata nel 2010, anno nel quale la giunta militare ha iniziato una serie di riforme politiche ed economiche che hanno portato alla progressiva apertura del paese e la National League for Democracy (NLD) al potere dopo le elezioni del 2015.
Ufficio Asia e Oceania (Area Internazionale), asiaoceania@caritas.it
Come contribuire
Chi vuole sostenere gli interventi di Caritas Italiana (causale: "Asia/Myanmar")