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Cooperazione Internazionale   versione testuale
La cooperazione internazionale si occupa dell’elaborazione ed attuazione di interventi per generare sviluppo, economico e sociale, nelle aree depresse del pianeta.
I paesi industrializzati si fanno carico di questi interventi, in favore dei Paesi in via di sviluppo, attraverso doni, crediti o cooperazione tecnica, definiti Aiuti Pubblici allo Sviluppo.

Nella cooperazione "bilaterale", l'aiuto viene predisposto direttamente dal paese donatore a quello ricevente, nella "multilaterale" passa attraverso agenzie o istituzioni internazionali (Onu, Ue...).
Si sono poi affermate altre due forme di cooperazione, spesso complementari alle due tradizionali, e sono la cooperazione orizzontale delle Ong (Organizzazioni non governative) e la cooperazione decentrata (delle autonomie locali), che, rispondendo alla società civile organizzata, applicano un nuovo concetto di sviluppo, lo sviluppo umano, fondato non solo su indici economici o su macrointerventi, ma sulla partecipazione diretta del ricevente e sullo scambio reciproco tra comunità.

La cooperazione allo sviluppo, nata con il piano Marshall per la ricostruzione dell’Europa, è stata spinta da varie motivazioni, non sempre rispondenti alla sua natura, ed è stata utilizzata per sostenere, spesso, gli interessi economici, geopolitici o militari, dei paesi donatori.
Così in cinquant’anni, nonostante alcuni risultati positivi, si sono accumulati numerosi insuccessi, per politiche non sempre limpide e trasparenti, e il flusso di Aiuti Pubblici allo Sviluppo ha subito un drammatico declino.

Da trent'anni anche la Caritas Italiana, rispondendo alle sollecitazioni della
Cei e della società civile, si impegna a portare l'aiuto della Chiesa in quei paesi dove si muore per fame, epidemie, guerre e calamità naturali.

L'esperienza e l'approccio della Caritas, organismo pastorale della Cei, è diverso dalle altre Ong, perché essa è espressione diretta della Chiesa, con funzione prima di tutto pedagogica. Una pedagogia dei fatti: non solo filantropia o senso del dovere, ma carità cristiana che si fa impegno concreto, per eliminare le cause della povertà. Buona parte dell'impegno Caritas è diretta alla sensibilizzazione, all’educazione allo sviluppo, alla diffusione e alla denuncia, presso l'opinione pubblica e le istituzioni, di quelle ingiustizie che causano sofferenza e povertà. Situazioni di cui siamo responsabili anche noi dei paesi industrializzati.